Feste locali, sagre, rievocazioni e manifestazioni temporanee, disseminate nei nuclei storici e nelle aree rurali, appartengono da sempre alla tradizione culturale del nostro Paese. Dal punto di vista burocratico, sono molti gli adempimenti da assolvere per garantire che gli eventi si svolgano in condizioni di sicurezza. I Comuni e gli altri soggetti pubblici responsabili dell’autorizzazione e della vigilanza, devono programmare l’azione pubblica in modo da coniugare le esigenze della sicurezza con le opportunità di sviluppo e le ricadute socioeconomiche che derivano dalla valorizzazione di questo patrimonio di iniziative.
Le manifestazioni temporanee tra identità locale e sviluppo economico
Le manifestazioni temporanee abbracciano un ventaglio piuttosto ampio di fenomeni sociali che affondano le loro radici nel vasto patrimonio di tradizioni storiche, culturali e religiose presenti in tutto il territorio italiano: si va dalle innumerevoli sagre incentrate sull’enogastronomia, alle feste religiose, alla celebrazione delle ricorrenze storiche, oltre a rievocazioni, concerti, proiezioni e rappresentazioni teatrali. Denominatore comune di eventi così eterogenei e spesso in commistione tra loro, il richiamo al senso di appartenenza ad un determinato territorio e ai valori identitari che ancora esso è in grado di esprimere.
In montagna quanto in pianura, molte aree marginali sono rimaste vittime dello spopolamento e della conseguente chiusura di molte attività commerciali e produttive, a favore di territori più appetibili per un certo modello di sviluppo economico che si è imposto dagli anni sessanta in poi. In tali contesti, oltre a rappresentare un importante momento di aggregazione, l’organizzazione delle feste e sagre locali costituisce una leva fondamentale, se non l’unica, per richiamare visitatori dall’esterno. Ad attrarre è la dimensione caratteristica di questi fenomeni, spesso in grado di offrire un insolito e irripetibile connubio tra bellezze storiche e artistiche, qualità del patrimonio ambientale, specialità gastronomiche.
Il ruolo del SUAP
Il SUAP comunale svolge l’istruttoria di competenza per gli aspetti autorizzatori connessi all’organizzazione delle manifestazioni temporanee.
Le maggiori difficoltà riguardano l’applicazione del quadro normativo in materia di sicurezza, piuttosto complesso e articolato, oltre al passaggio dal cartaceo al digitale nella presentazione delle pratiche.
Nel rispetto degli obiettivi di sicurezza, occorre prevedere soluzioni finalizzate da un lato a mitigare gli impatti delle “novità” relative al passaggio dal cartaceo al digitale, dall’altro a facilitare il percorso autorizzativo con un alleggerimento del carico istruttorio. E’ importante avviare innanzitutto una capillare campagna informativa sulla disciplina che regola le manifestazioni, illustrando adempimenti e responsabilità. Spesso capita che le istruttorie sulle manifestazioni siano piuttosto carenti. Le procedure autorizzatorie per gli eventi temporanei devono essere riorganizzate e uniformate secondo schemi standard, creando una sinergia tra il soggetto competente a prestare l’assenso, il SUAP, e gli altri uffici comunali secondo le rispettive competenze (Polizia municipale, Servizi tecnici, ecc.).
Per evitare disorientamento nell’utenza, bisogna garantire assistenza nella compilazione della pratica da parte degli operatori SUAP, magari affiancando operatori delle realtà associative più strutturate, in grado di fornire servizi aggiuntivi quali l’inserimento delle pratiche on line. È evidente il vantaggio per i gruppi più deboli, spesso formati da anziani, nei confronti dei quali risulta difficile pretendere autonomia sul fronte dell’informatizzazione.
Un altro importante lavoro, da svolgere con costanza e capillarità, riguarda la diffusione della “cultura della sicurezza”, per sensibilizzare gli organizzatori di eventi su rischi e responsabilità connesse all’allestimento delle manifestazioni. Alla popolazione servono strumenti e metodi per assolvere agli obblighi di legge in modo comunque proporzionato alla dimensione e alla complessità delle iniziative stesse, a volte di portata molto modesta.
Inoltre, va assicurata un’analisi tecnica delle strutture e dell’impiantistica, quasi sempre di proprietà comunale, utilizzate per ospitare gli eventi ed in particolare per la produzione e somministrazione di alimenti e bevande. Questi gli scenari che si presentano più di frequente:
• Dotazioni adeguate e conformi, grazie ad interventi recenti e continuativi;
• strutture che richiedono ristrutturazioni e rifacimenti;
• assenza di strutture e spazi adeguati, in cui cucine mobili, coperture e impianti temporanei suppliscono alla mancanza di dotazioni fisse.
È evidente che le maggiori criticità si riscontrano nei confronti delle situazioni prive di strutture permanenti e a norma o con strutture ormai vetuste.
In ogni caso, a fare la differenza, sono la sensibilità e l’attenzione alla sicurezza dimostrate da parte degli organizzatori.
Nuovi scenari di semplificazione: l’esempio del “Bollino verde”
E’ innegabile che l’iter per l’autorizzazione delle manifestazioni, anche in caso di Scia e nonostante tutte le misure organizzative che un SUAP può adottare, rimane di per sé un adempimento impegnativo per le Associazioni. La necessità di presentare una pratica costituisce un “ostacolo” burocratico, seppur giustificato dalle esigenze di sicurezza e incolumità delle persone che sono alla base degli adempimenti normativi in materia.
In ogni caso va riconosciuta e premiata la capacità di risposta dimostrata da forme associative spesso costituite da soggetti deboli, quali gli anziani, o comunque inserite in contesti fragili come le piccole frazioni di montagna.
Partendo dalla conoscenza dei dati presenti nei propri archivi, i SUAP possono introdurre un’ulteriore semplificazione a favore di situazioni che si sono caratterizzate per la presenza di elementi che dal punto di vista della sicurezza potremmo definire “premiali”, qui di seguito indicati:
– utilizzo di strutture fisse e impiantistica a norma;
– produzione della documentazione certificativa per strutture e impianti temporanei;
– modalità organizzative e layout della manifestazione ripetuti ad ogni edizione secondo lo stesso schema;
– polizza RCT.
Di fronte a situazioni che si caratterizzano per la sussistenza di tali elementi, la presentazione di una Scia o di un’istanza di autorizzazione risulta superflua, fatta salva la necessità di replicare ogni volta la documentazione certificativa inerente eventuali strutture ed impianti temporanei. In altre parole, la presentazione ricorrente per ogni edizione di una distinta pratica nulla aggiunge in termini di sicurezza nel caso di eventi ormai consolidati e ripetuti nel tempo, che si svolgono in strutture fisse o anche temporanee ma secondo il medesimo layout organizzativo. In tali casi, e secondo determinate modalità e condizioni, si potrà evitare la presentazione della Scia/domanda di autorizzazione per ogni edizione. In questi casi, ho previsto una particolare procedura semplificata, approvata con uno specifico regolamento del mio Ente, che attribuisce alle manifestazioni in regola con i requisiti richiesti un riconoscimento formale denominato “Bollino verde”.
La procedura
Per ottenere il Bollino verde, il soggetto organizzatore deve trasmettere apposita istanza al SUAP, mediante la modulistica a disposizione. Nell’istanza, sotto forma di dichiarazioni sostitutive di atto notorio o di certificazione, l’interessato dovrà indicare quali requisiti “premiali” sono presenti nella propria manifestazione, facendo rinvio alla documentazione già presente negli archivi del SUAP e relativa a precedenti edizioni dello stesso evento. A corredo dell’istanza, il rappresentante legale del soggetto organizzatore sottoscrive una serie di dichiarazioni relative al mantenimento delle condizioni e modalità organizzative utilizzate nelle precedenti edizioni della stessa manifestazione, anche per quanto riguarda eventuali installazioni di strutture e impianti temporanei.
Per eventuali strutture e impianti temporanei, la relativa documentazione certificativa (relazioni tecniche, dichiarazioni di conformità, collaudi, piano di evacuazione, ecc.) dovrà essere in ogni caso regolarmente prodotta e tenuta a disposizione dell’Autorità di controllo così come è stato fatto finora. Per le manifestazioni con il Bollino verde non sarà però necessario il preventivo invio al SUAP, stante l’impegno, già sottoscritto in sede di presentazione dell’istanza, a conservare tale documentazione.
L’attribuzione del Bollino verde è accompagnata da un atto autorizzativo o da un “riscontro” alla Scia, nel rispetto della disciplina contenuta negli artt. 68 e 69 TULPS. Il Bollino verde, una volta attribuito, avrà effetto per l’anno di rilascio e per i due anni successivi (il medesimo evento potrà essere ripetuto anche più volte nella medesima stagione), poi dovrà essere presentata una nuova Scia/domanda di autorizzazione, a corredo della quale si potrà allegare istanza di rinnovo del Bollino per i successivi tre anni. Il termine di tre anni serve anche ad armonizzare la durata del Bollino verde alla durata dell’eventuale agibilità rilasciata dalla Commissione di Vigilanza.
Quando attribuisce il Bollino verde, il SUAP informa le Autorità preposte ai controlli (Polizie Municipali, Azienda Usl, autorità di Pubblica sicurezza), trasmettendo anche la relativa documentazione (istanza per ottenere il Bollino, Protocollo, atto autorizzativo/riscontro) al fine di facilitare l’eventuale attività di controllo. Il Bollino verde potrà essere attribuito anche per un calendario di eventi con caratteristiche analoghe, organizzati dallo stesso soggetto alle medesime condizioni.
Per le manifestazioni nuove occorre ovviamente presentare la Scia/domanda di autorizzazione. Contestualmente, potrà essere presentata anche domanda di attribuzione del Bollino verde, utilizzabile già a partire dalla prima edizione della manifestazione. La domanda di attribuzione del Bollino verde deve essere trasmessa alla PEC del SUAP con tutti gli allegati. Tutta la documentazione va sottoscritta con firma digitale o con firma autografa su cartaceo scansionato, allegando un documento di identità. Restano comunque esclusi dal Bollino verde i procedimenti per la concessione del suolo pubblico, lotterie, fuochi artificiali, spettacoli viaggianti, per i quali occorre presentare di volta in volta le relative istanze/comunicazioni.
L’attribuzione del Bollino verde comporta il rilascio di un attestato in cui sono indicati il soggetto organizzatore, la denominazione della manifestazione e il periodo di validità. L’attestato dovrà essere affisso in luogo ben visibile all’ingresso della manifestazione.
Ottenuto il Bollino verde, il soggetto organizzatore non deve presentare la Scia/domanda di autorizzazione per tutto il periodo di validità del Bollino (fatti salvi gli obblighi di produrre la documentazione certificativa eventualmente prevista e l’ottenimento di altri permessi per i procedimenti esclusi dal Bollino indicati più sopra). Con almeno quindici giorni di anticipo, dovrà comunicare al SUAP la data precisa della manifestazione o il calendario stagionale. Il SUAP trasmetterà immediatamente la comunicazione sulla data o il calendario alle Autorità di controllo.
A brevissimo aggiornamenti alla nuova direttiva del Ministero dell’Interno del 18 luglio 2018. Stay tuned!
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